1. Quando un esercito scende in campo, di norma dapprima il generale riceve gli ordini dal sovrano, poi mobilità il popolo e raduna le truppe. Si adopera per amalgamare le truppe, poi stabilisce l’accampamento.
2. Nessuna arte è più difficile dello scontro sul campo.
3. La difficoltà principale sta nel rendere vicino ciò che è lontano, e convertire gli ostacoli in vantaggi4. Disorienta il nemico attirandolo con un’esca, e allungargli la strada. Così potrai partire dopo ma arrivare prima. Questa è la strategia che fa vicino il lontano.
5. Ricorda: lo scontro armato presenta vantaggi e svantaggi.
6. Chi, in vista di un vantaggio, fa muovere l’intero esercito, perderà di vista il vantaggio.
7. Chi affronta lo scontro con sole truppe leggere, perderà per mancanza di mezzi.
8. Se raduni le truppe e parti in velocità con poco equipaggiamento, senza fermarti né di giorno né di notte, e avanzi a marce forzate per una distanza di cento li, i tuoi tre comandanti saranno fatti prigionieri perché le truppe più forti arriveranno prima, mentre le più deboli giungeranno in ritardo. Un decimo solamente dell’esercito arriverà.
9. In una marcia forzata di cinquanta li, il comandante dell’avanguardia cascherà a terra morto o esausto. Con questo metodo, solo metà dell’esercito arriverà a destinazione. In una marcia forzata di trenta li, arriveranno solamente i due terzi.
10. Un esercito che manchi di equipaggiamento, di cibo e di denaro, sarà perduto.
11. Chi non consoce la strategia del nemico, non potrà concentrarsi con gli alleati.
12. Chi non consoce le montagne, le foreste, le gole più propizie agli agguati, l’estensione delle paludi piene d’acqua e di quelle piene di melma, non può dirigere la marcia di un esercito.
13. Utilizza quindi guide esperte dei luoghi, per usufruire dei vantaggi offerti dal terreno.
14. Ricorda, la guerra si fonda sull’inganno. Il movimento si fonda sui vantaggi che ne vuoi conseguire. La divisione e riunione delle tue truppe si fonda sulla situazione che vuoi determinare.
15. Quando muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna.
Commento di Li Ci’uan (618 (?)-907 (?) d. C. – Esperto di arti marziali e filosofo Taoista): "Quando soffia, il vento non lascia traccia, e muta direzione inaspettatamente. La maestosità della foresta è data dall’ordine. Il fuoco è avido perché dietro di sé non lascia un filo d’erba. Quando prendi posizione, sii fermo come la montagna."
16. Imperscrutabile come la nebbia, subitaneo come il tuono.
17. Ricorda che se ti dai al saccheggio, dividi le tue forze: ma se conquisti, dividi il bottino.
18. Valuta bene la situazione prima di muoverti.
19. Chi conosce l’arte di colpire al fronte e ai fianchi, avrà la vittoria. Questo è il fondamento dello scontro armato.
20. Il libro dell’Amministrazione Militare, dice: la voce non viene udita in battaglia: usa tamburi e gong. L’occhio non discerne: usa bandiere e stendardi.
21. Gong e tamburi, bandiere e stendardi si usano per focalizzare l’attenzione: se le truppe sono compatte, il valoroso non può farsi avanti da solo, il codardo non può tirarsi indietro da solo. Questa è l’arte di armonizzare i soldati.
22. Nei combattimenti notturni, utilizza torce e tamburi. Di giorno, utilizza stendardi e bandiere. In questo modo, sari padrone della vista e dell’udito delle truppe.
23. Ricorda, un esercito può essere derubato del suo ardore, un generale spogliato del suo senno.
24. Al mattino presto, il morale è più alto. Durante il giorno s’abbassa, A sera i pensieri volano a casa.
25. Perciò, chi è esperto nell’Arte della Guerra, evita il nemico quando sa che il uso morale è alto, e l’attacca quando sa che il suo morale è basso, o quando i suoi soldati hanno nostalgia di casa. Questo significa avere il controllo del fattore morale.
26. Con ordine, affronta il disordine; con calma, l’irruenza. Questo significa avere il controllo del cuore.
27. Solamente attestato sul tuo terreno, attendi il nemico. Attendi in riposo il nemico esausto; ben nutrito, il nemico affamato. Questo significa avere il controllo della forza.
28. Non ingaggiare battaglia con un nemico che avanza coi vessilli bene allineati, non attaccare formazioni imponenti. Questo significa avere il controllo delle diverse circostanze.
29. Non affrontare un nemico attestato più in alto di te. Se ha una collina alle spalle, non contrapporti a lui.
30. Quando finge di fuggire, non inseguirlo.
31. Non attaccare le sue truppe scelte.
32. Evita di abboccare alle sue esche.
33. Non opporti al nemico che rientra a casa.
34. Al nemico accerchiato, lascia una via di fuga.
Commento di Tu Mu (803-853 d. C. – Letterato, poeta, funzionario della Corte Imperiale): "Mostragli che ha una possibilità di salvarsi, e fagli balenare l’idea che esiste un’alternativa alla morte. Dopo di che, colpiscilo."
35. Non incalzare un nemico agli stremi.
36. Queste sono le regole dello scontro armato.